Permessi elettorali

Domande relative alla disciplina dei permessi elettorali

I lavoratori chiamati a svolgere funzioni presso i seggi elettorali hanno diritto di restare a casa, percependo la normale retribuzione:
  • nei DUE giorni successivi alle operazioni elettorali, se il sabato non è lavorativo;
  • nel giorno successivo, se il sabato è lavorativo.
Qualora la rinuncia al riposo sia validamente accettata dal lavoratore è possibile sacrificare queste giornate di riposo compensativo, optando per quote giornaliere di retribuzione.
Il riposo va fruito con immediatezza, a partire dal giorno successivo alla fine delle operazioni di spoglio.
In questo caso il martedì verrà considerato come giorno dedicato alle operazioni elettorali e pertanto le giornate di diritto al riposo dovrebbero essere il mercoledì ed eventualmente il giovedì (se il sabato era non lavorativo).
Indipendentemente dal turno di lavoro previsto, il lavoratore ha il diritto di assentarsi dal lavoro per l’intera giornata del sabato per recarsi al seggio, fermo restando il diritto alla retribuzione per quella giornata come se avesse regolarmente lavorato.
Se il lavoratore è pagato in funzione delle ore lavorate e rinuncia al diritto al riposo compensativo, per le giornate festive e non lavorative gli sarà corrisposta una somma pari alla retribuzione oraria moltiplicata per un sesto dell’orario settimanale. Se invece il lavoratore opta per il riposo compensativo, gli competerà la retribuzione corrispondente alle giornate lavorative durante le quali godrà del riposo compensativo.
Si, la retribuzione a carico del datore di lavoro è imponibile sia ai fini fiscali che contributivi.

 

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