Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 29 dicembre 2016, ha approvato il decreto legge (c.d. decreto milleproroghe) recante disposizioni urgenti in materia di proroga al 31 dicembre 2017 di una serie di provvedimenti – alcuni dei quali particolarmente rilevanti per le imprese e i lavoratori operanti in aree di crisi industriale complessa  – che altrimenti sarebbero entrati in vigore già dal prossimo anno.

Tra le principali proroghe vi è quella che finanzia anche per il 2017 la cassa integrazione guadagni straordinaria per le imprese che operino in un’area di crisi industriale complessa.

In particolare, per le imprese ubicate in aree di crisi industriale complessa viene consentita per tutto il 2017 la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione salariale straordinaria, in deroga ai limiti di durata massima previsti (si tratta della disposizione introdotta per il 2016 dal decreto correttivo del Jobs Act). Pertanto, le aree territoriali prese in considerazione, pur avendo già fruito degli ammortizzatori sociali fino al limite massimo previsto dalla disciplina vigente, sono ammesse ad un ulteriore intervento, per un massimo di dodici mesi, nel limite delle risorse finanziarie disponibili.

Occorre, dunque, ricordare che possono beneficiare del trattamento di CIGS i lavoratori subordinati nonché gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante (solo per la causale di crisi aziendale), che alla data di presentazione della relativa domanda di concessione siano in possesso di un’anzianità di effettivo lavoro pari ad almeno 90 giorni presso la stessa unità produttiva beneficiaria.

 Restano invece esclusi dalla possibilità di accedere alla CIGS:

  • i dirigenti
  • i lavoratori a domicilio
  • i lavoratori con contratto di apprendistato diverso da quello professionalizzante.

 Il Ministero dello sviluppo Economico, con apposito decreto, ha individuato le seguenti zone industriali di crisi complessa:

– Lazio – Rieti, Frosinone

– Puglia – Taranto

– Toscana – Piombino, Livorno

– Friuli Venezia Giulia – Trieste

– Sicilia – Termini Imerese e Gela

– Molise – Isernia, Boiano, Campochiaro, Venafro

– Marche – Abruzzo – Val Vibrata, Valle del Tronto Piceno

– Sardegna – Portovesme, Porto Torres

– Liguria – Savona

– Umbria – Terni, Narni