Inps pensione cartelle previdenziali istituto nazionale previdenza sociale

Anche per il prossimo triennio la legge di Bilancio 2017 ha scongiurato l’aumento dell’aliquota INPS per i contribuenti iscritti alla gestione separata titolari di partita IVA ma privi di cassa previdenziale. Per il 2017 e per il 2018, infatti, sarà pari al 25%, a cui dovrà aggiungersi il contributo aggiuntivo dello 0,72% destinato a finanziare l’indennità di maternità, gli assegni per il nucleo familiare, la previdenza sanitaria e il congedo parentale.

Al proposito si ricorda che i contributi previdenziali versati annualmente dai professionisti iscritti alla Gestione separata confluiscono in un apposito estratto conto INPS , di volta in volta aggiornato nel momento in cui l’Istituto verifica e riconosce al soggetto i compensi riferiti ai mesi di copertura.

Il versamento dei contributi va eseguito tramite il modello F24 online, secondo le scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi (saldo 2016 più primo e secondo acconto 2017). Pertanto, il libero professionista iscritto alla Gestione separata, paga i contributi previdenziali INPS in base al reddito effettivamente percepito nell’anno di imposta di riferimento, in quanto per questo tipo di Cassa non c’è una base imponibile prefissata né un reddito minimale. Il reddito minimale serve solo a verificare ed accreditare la quota dei contributi pagati dal professionista per l’intero anno che vanno a confluire nell’estratto conto previdenziale e nel calcolo ai fini dell’accesso alla pensione. L’Inps comunica ogni anno l’ammontare di contributi minimi da versare per aver accreditato l’intero anno di contributi ai fini dell’accesso alla pensione. Qualora alla fine dell’anno il predetto minimale non fosse stato raggiunto, vi sarà una diminuzione dei mesi accreditati in proporzione al contributo versato.

In merito determinazione della misura del contributo, nella c.d. Legge Fornero era stato fissato l’aumento proporzionale della aliquota contributiva gestione separata. Tuttavia, già nella Legge di stabilità 2016 (L. 208/2015) era stata predisposta la Proroga blocco autonomi gestione separata, per cui per i lavoratori autonomi titolari di partita IVA, iscritti alla Gestione separata, e che non risultino iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, l’aliquota gestione separata INPS 2016 pari al 27,72%.

In particolare, per i lavoratori iscritti solo alla gestione separata nel 2016 doveva risultare al 31,72% ma con la proroga del blocco dell’aumento l’aliquota è risultata essere al 27,72%, mentre, con il nuovo intervento normativo, a partire dal 2017 l’aliquota scenderà ulteriormente al 25%.