Il legislatore ha introdotto una significativa novità nella gestione delle assenze ingiustificate dal lavoro, prevedendo un meccanismo automatico di risoluzione del rapporto di lavoro. La norma trova applicazione quando l’assenza ingiustificata si protrae oltre il termine previsto dal CCNL applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di una specifica previsione contrattuale, quando supera i quindici giorni.

In presenza di tali circostanze, il datore di lavoro è tenuto a darne comunicazione alla sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che potrà verificare la veridicità di quanto comunicato. La conseguenza principale di questa procedura è che il rapporto di lavoro si intenderà automaticamente risolto per volontà del lavoratore.

Un aspetto particolarmente rilevante della nuova normativa riguarda la deroga alla procedura ordinaria delle dimissioni. Infatti, in questi casi non sarà necessario seguire l’iter previsto dall’art. 26 D.Lgs. 151/2015: non occorrerà quindi procedere con la convalida tramite i moduli ministeriali e non sarà prevista la possibilità di revoca entro i sette giorni.

Il legislatore ha comunque previsto delle tutele per il lavoratore, il quale potrà contestare le dimissioni tacite dimostrando di essersi trovato nell’impossibilità di comunicare i motivi dell’assenza per causa di forza maggiore o per fatto imputabile al datore di lavoro.

Aspetti critici e indicazioni operative

Nell’applicazione della nuova normativa, particolare attenzione deve essere prestata alla valutazione dell’ingiustificatezza dell’assenza. Tale valutazione dovrà tenere conto non solo delle specifiche previsioni del CCNL applicato, ma anche dell’orientamento giurisprudenziale, non sempre uniforme, in materia di giustificazioni tardive.

Un aspetto particolarmente delicato riguarda gli impatti sulla NASPI. È importante sottolineare che le dimissioni tacite, configurandosi come volontarie, potrebbero precludere l’accesso all’indennità di disoccupazione. Inoltre, l’INPS potrebbe disconoscere eventuali licenziamenti disciplinari intimati in presenza dei presupposti per le dimissioni tacite.

Per una gestione corretta e prudente delle situazioni di assenza ingiustificata, raccomandiamo di prestare particolare attenzione alla verifica dei termini previsti dal CCNL applicato e di mantenere una documentazione puntuale e accurata sia delle assenze che delle eventuali comunicazioni intercorse con il lavoratore. È inoltre fondamentale procedere tempestivamente con la comunicazione all’INL quando si verificano i presupposti previsti dalla norma.

Conclusioni

La nuova normativa appare orientata più alla prevenzione di possibili abusi che alla semplificazione della gestione dei rapporti di lavoro. Per questo motivo, raccomandiamo un approccio particolarmente prudente e documentato nella gestione delle assenze ingiustificate prolungate.