Con messaggio n. 2761 del 21 febbraio 2014, l’Inps esclude che gli studi professionali, nel caso in cui procedano all’assunzione di un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità, possano godere degli incentivi previsti per tale tipologia di assunzione.
Secondo l’Istituto tale esclusione discende dal fatto che gli studi professionali non sono imprese, quindi, non possono usufruire delle agevolazioni.
Tale posizione sembra configgere con la posizione assunta dal Dicastero del Lavoro che, con interpello n. 10/2011, richiamando una sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee (causa C/32/02 del 16.10.2003), fa rientrare nella dizione “datori di lavoro” anche gli studi professionali.