Il mercato del lavoro italiano si arricchisce di un importante strumento per favorire l’occupazione giovanile stabile. Con la recente Circolare n. 90, l’INPS ha infatti fornito le indicazioni operative relative agli esoneri contributivi totali destinati ai datori di lavoro privati che assumono o trasformano contratti a tempo indeterminato di giovani con meno di 35 anni. Questa misura, valida dal 1° settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025, rappresenta un’opportunità significativa per le imprese e un incentivo concreto all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con contratti stabili.

Una misura strategica per l’occupazione giovanile stabile

Il Bonus Giovani si configura come un esonero contributivo al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi INAIL. La misura si applica alle assunzioni e alle trasformazioni di contratti a tempo indeterminato effettuate nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.

L’incentivo è rivolto all’assunzione di giovani che non abbiano ancora compiuto 35 anni alla data dell’assunzione o della trasformazione del contratto e che, aspetto fondamentale, non siano mai stati occupati con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato durante l’intera vita lavorativa. Si tratta quindi di una misura mirata a favorire il primo impiego stabile di giovani lavoratori.

Chi può beneficiare dell’esonero contributivo

Possono accedere all’esonero tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, compresi quelli operanti nel settore agricolo. Sono invece esclusi dalla misura i datori di lavoro pubblici, come definiti dall’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001.

Non tutti i rapporti di lavoro rientrano nell’ambito di applicazione dell’esonero. Restano infatti esclusi i contratti di lavoro domestico, i rapporti di apprendistato e il personale con qualifica dirigenziale. L’incentivo si applica invece alle assunzioni a tempo indeterminato di operai, impiegati e quadri, alle trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato e alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate a scopo di somministrazione.

Entità e durata dell’esonero

L’esonero ha una durata massima di 24 mesi e prevede due diversi limiti mensili a seconda dell’area geografica in cui viene effettuata l’assunzione:

Un limite mensile standard di 500 euro per le assunzioni effettuate in tutto il territorio nazionale.

Un limite mensile maggiorato di 650 euro per le assunzioni effettuate nelle regioni della Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno, che comprende Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Per poter beneficiare dell’importo maggiorato è necessario che la sede o l’unità produttiva sia ubicata nelle regioni ZES.

Condizioni e requisiti per l’accesso all’esonero

Per poter accedere all’esonero contributivo, i datori di lavoro devono rispettare alcune importanti condizioni:

  1. Non aver proceduto, nei sei mesi precedenti l’assunzione, a licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva.
  2. Essere in regola con gli obblighi contributivi (DURC) e rispettare i contratti collettivi applicabili.
  3. Non procedere, nei sei mesi successivi all’assunzione, al licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con l’esonero o di altri lavoratori con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva.

Per quanto riguarda i requisiti dei lavoratori, come già accennato, questi devono avere un’età inferiore ai 35 anni alla data dell’assunzione o della trasformazione, non devono aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato durante l’intera vita lavorativa e devono essere assunti con una qualifica non dirigenziale (operai, impiegati o quadri).

Procedura per richiedere l’esonero

La procedura per richiedere l’esonero prevede alcuni passaggi fondamentali:

  1. La presentazione della domanda tramite il modulo online disponibile sul sito dell’INPS nella sezione “Portale delle Agevolazioni”, a partire dal 16 maggio 2025.
  2. La verifica e l’autorizzazione da parte dell’INPS, che calcola il beneficio, verifica la disponibilità di risorse e comunica l’esito della richiesta.
  3. Nel caso di domande preventive, il datore di lavoro deve procedere all’assunzione entro 10 giorni dall’autorizzazione.
  4. L’esposizione nelle denunce mensili Uniemens, utilizzando i codici specifici per il conguaglio dei contributi.

Casi particolari

La normativa prevede anche alcune precisazioni relative a casi particolari:

  1. In caso di assunzioni part-time presso più datori di lavoro, l’esonero spetta solo se queste avvengono nella stessa data.
  2. In caso di cessione del contratto, il beneficio residuo si trasferisce al cessionario che subentra nel rapporto di lavoro.
  3. Se il lavoratore viene trasferito fuori dalla ZES, il massimale mensile si riduce a 500 euro dal mese successivo.

Conclusioni

Il Bonus Giovani rappresenta un’importante opportunità per le imprese che intendono investire su risorse giovani con contratti stabili. L’esonero contributivo totale, con limiti mensili che variano dai 500 ai 650 euro e una durata fino a 24 mesi, costituisce un incentivo significativo in un periodo di sfide economiche complesse.

Per i datori di lavoro privati, è fondamentale valutare attentamente i requisiti e le condizioni di accesso all’esonero, pianificando le assunzioni in modo strategico per massimizzare i benefici offerti dalla misura. Al contempo, per i giovani lavoratori, questa misura rappresenta un’opportunità concreta per accedere a un contratto di lavoro stabile, primo passo verso una carriera professionale solida.

È consigliabile per le aziende interessate iniziare a predisporre la documentazione necessaria e monitorare l’apertura della piattaforma INPS per la presentazione delle domande, prevista per il 16 maggio 2025, per non perdere questa importante occasione di sviluppo e crescita.