Il Garante della Privacy, con la newsletter n. 380 del 31 ottobre 2013, ha fornito ulteriori precisazioni in ordine alla liceità dell’installazione di impianti di videosorveglianza nei supermercati, in violazione delle libertà fondamentali e della dignità di dipendenti e clienti anche nel caso in cui l’attività di controllo scaturisca dalla necessità di tutelare il patrimonio, di proteggersi da furti e rapine con impianti di videosorveglianza.

Le violazioni emerse sono tra le altre: assenza di preventivo accordo sindacale per l’installazione degli impianti; assenza dell’autorizzazione da parte del competente ufficio del Ministero del lavoro; mancato rispetto delle prescrizioni impartite dall’ufficio ministeriale che ha rilasciato l’autorizzazione; conservazione delle immagini per un arco temporale non giustificato da esigenze specifiche (ad esempio, per ripetuti furti o rapine); omessa segnalazione della presenza delle telecamere con appositi cartelli; omessa indicazione del titolare del trattamento; dichiarazioni false.